PANANTUKAN
Un’immersione nelle arti marziali filippine
Il Panantukan, conosciuto anche come Suntukan, è un’arte marziale filippina con radici profonde nella regione centrale delle Visayas. Il suo nome deriva dal termine Tagalog “suntok”, che significa “pugno”, e rappresenta l’essenza di questa disciplina: un combattimento ravvicinato che utilizza tecniche di percussione efficaci e dinamiche.
Oltre al combattimento a mani nude, il Panantukan incorpora anche l’utilizzo di armi tradizionali come coltelli, bastoni e corde. La sua enfasi sulla praticità e l’efficacia in situazioni di vita o morte lo ha reso un sistema di combattimento apprezzato non solo nelle Filippine, ma anche in tutto il mondo.
Le origini del Panantukan:
Le origini del Panantukan si intrecciano con la storia e la cultura delle Filippine. Si presume che sia nato come metodo di combattimento impiegato dalle popolazioni locali per difendersi dalle aggressioni esterne e dai conflitti interni. La sua efficacia e brutalità lo resero rapidamente popolare tra guerrieri e civili, consolidandosi come un elemento chiave della loro identità culturale.
Perché praticare il Panantukan:
I motivi per cui praticare il Panantukan sono molteplici. Innanzitutto, offre un sistema di autodifesa completo e pratico, in grado di preparare gli individui ad affrontare minacce reali in modo efficace. L’apprendimento delle sue tecniche di percussione, leve e immobilizzazioni sviluppa forza, coordinazione e riflessi.
Oltre agli aspetti fisici, il Panantukan insegna anche disciplina, autocontrollo e rispetto. I suoi principi insegnano agli studenti a gestire le emozioni in situazioni di stress, a risolvere i conflitti in modo pacifico e a mantenere la calma sotto pressione.
La tradizione del Panantukan:
Il Panantukan è molto più che un semplice sistema di combattimento. È una tradizione viva che viene tramandata di generazione in generazione attraverso l’insegnamento diretto da maestro ad allievo. I praticanti non solo imparano le tecniche di combattimento, ma anche i valori e la filosofia che stanno alla base di questa arte marziale.
Conclusione:
Il Panantukan rappresenta un’affascinante finestra sulla cultura e la storia delle Filippine. La sua combinazione di efficacia in combattimento, disciplina e valori tradizionali lo rende una disciplina unica e preziosa per chiunque sia alla ricerca di un sistema di autodifesa completo o semplicemente voglia approfondire la propria conoscenza delle arti marziali filippine.
La particolarità di questa disciplina è la fluidità dei movimenti delle braccia e degli spostamenti delle gambe per ottimizzare triangolazioni, uscite, arretramenti, ecc.
Uniremo il vastissimo territorio marziale della boxe filippina al lavoro della calcistica chiamata SIKARAN, che richiama a prima vista tecniche di kick boxing, jeetkunedo, thai boxing, taekwondo, karate, sanda; ma con una propria anima completamente diversa che non può sfuggire ad un attento ed esperto osservatore.
Possiamo dunque affermare che il kali filippino non é solo l’utilizzo di bastoni o armi da taglio, ma anche pugilato, calcistica, leve, proiezioni, lotta a terra; è una disciplina ricca e molto completa i cui sviluppi possono essere così elencati: migloramento della forza fisica-velocita, potenziamento, resistenza, equilibrio, coordinazione, concentrazione, elasticità, preparazione fisica, sacrificio.
Il panantukan ed il sikaran si mostreranno dei compagni di grandissima utilità anche per la difesa personale.